Nel 2003 è stato ristrutturato un edificio già esistente e messa in opera la falegnameria con macchinari professionali recuperati in Italia.
Lo scopo di questo progetto è quello di insegnare un lavoro ai ragazzi che hanno terminato la scuola primaria.
Vicino alla falegnameria abbiamo aperto anche una sartoria per insegnare alle ragazze a cucire. Per dei problemi di gestione e logistici, abbiamo ceduto due anni fa la falegnameria alla parrocchia locale, mentre abbiamo trasferito la sartoria in una stanza dell’asilo Nuru.
Nel 2005 è stato acquistato un terreno di circa 17 ettari, dove abbiamo realizzato un pozzo per la distribuzione dell’acqua potabile in una zona del villaggio priva di servizi.
Pur assicurando la nostra costante presenza nella gestione del pozzo, vogliamo coinvolgere e responsabilizzare la comunita’ locale , rendendola parte attiva di ogni progetto, vogliamo portare un nuovo messaggio di speranza e di solidarieta’, senza voler prevaricare cultura e tradizioni locali.
Nel 2006 è iniziata la costruzione dell’asilo, in maggio 2007 lo abbiamo inaugurato.
Ad oggi lo frequentano quasi 200 bambini dove oltre all’istruzione trovano un ambiente pulito, accogliente, un pasto e imparano le prime norme igieniche (lavarsi le mani, utilizzare i bagni per i propri bisogni, lavarsi i denti…).
Perché i bimbi imparino a farsi prossimi e sbocci in essi il seme della solidarietà, a turno, con piccoli gruppi andiamo per tre volte la settimana, a portare cibo alle persone anziane e sole.
Poiché l’asilo si trova in una zona lontana dal pozzo, abbiamo risolto il problema dell’approvvigionamento dell’acqua costruendo tre cisterne per la raccolta dell’acqua piovana.
Nel 2007 vicino al pozzo abbiamo costruito un mulino per la macina dei cereali.
Si è reso necessario in questa zona del villaggio, per agevolare le donne che altrimenti dovevano percorrere chilometri a piedi per usufruire di questo servizio.
Anche la gestione del mulino è affidata a persone del luogo, affiancati da Maria Carla.
La nostra presenza assicura un aiuto costante anche nei casi di emergenza come durante la carestia del 2006: oltre 1500 bambini hanno potuto usufruire di un pasto quotidiano per nove mesi.
Non essendoci assistenza sanitaria da parte dello Stato, in caso di malattia o problemi di salute non curabili nel dispensario del villaggio, aiutiamo economicamente o portiamo direttamente i malati nell’ospedale a Dodoma (che si trova a 40 km da Hombolo) o per i casi piú gravi a Dar el Saalam (che si trova circa 450 km). Ogni mattina apriamo un piccolo ambulatorio dove prestiamo le cure di primo soccorso. Purtroppo uno dei problemi più ricorrenti sia nei bambini che negli adulti sono le ustioni.
Nel Luglio 2008 abbiamo aperto un FRANTOIO per estrarre olio dai semi di girasole.
La popolazione di Hombolo e dei villaggi circostanti vi accede per il proprio fabbisogno e per vendere i semi in eccesso.
Questi semi vengono acquistati da noi per produrre olio da vendere,tutto questo ci permette di avere un’entrata che ci aiuta a sostenere le spese dell’asilo .
L’edificio comprende un magazzino per i semi,uno per lo scarto che viene venduto come mangime per gli animali,uno per il prodotto finito e un piccolo ufficio.
Abbiamo acquistato una macchina spremitrice in Italia che ci permette di lavorare al meglio, infatti abbiamo qualche problema con quella comprata sul posto, in quanto i materiale che vengono usati non sono molto validi.
La costruzione dell’asilo NURU non rappresenta la fine di un progetto ma l’inizio di un impegno costante nel tempo.
La gestione dell’asilo richiede un supporto economico importante perché lavorano per noi tre maestre, due addette alle pulizie e un guardiano notturno; ci sono due cuoche che ogni giorno cucinano per quasi 200 bambini.
Ma l’impegno più grande è quello di accogliere, educare, sfamare e amare i bambini che frequentano l’asilo perché trovino una luce guida e la speranza per un futuro migliore.
Pur assicurando la nostra costante presenza, vogliamo coinvolgere e responsabilizzare la comunita’ locale , rendendola parte attiva nella gestione delle attivita’ di ogni genere. Con la nascita dell’asilo , vogliamo portare un nuovo messaggio di speranza e di solidarieta’, senza voler prevaricare la cultura e le tradizioni locali.
Il terreno che circonda il pozzo ( circa 17 ettari) è diventato un ottimo trampolino per inaugurare nuove coltivazioni e l’allevamento di capre, pollame e maiali.
Sono state piantate un migliaio di viti e l’anno scorso siamo riusciti a fare un’ottima vendemmia e abbiamo potuto vendere la nostra uva ad un’azienda vinicola locale.
I coltivatori sono tutte persone del luogo, conoscitori esperti delle tecniche di lavoro,desiderosi di progredire e crescere. Hanno bisogno degli strumenti e dell’acqua per rendere produttiva la loro terra.
” E’ meglio dare ad un uomo la canna per pescare piuttosto che un pesce…”.
Abbiamo portato a termine la costruzione della recinzione del terreno e di una dimora per gli animali che, altrimenti, rischierebbero di essere mangiati dalle iene o dai serpenti .
Lo scopo dell’allevamento di bestiame è quello di fornirci uova, carne e concime per il terreno da coltivare.
A novembre 2011 è arrivato un container con il quale, grazie alla generosità di molte persone ci sono arrivate diverse cose, tra le quali un trattore che per noi è indispensabile per potere arare i nostri campi e quelli della gente che ne ha bisogno.
Insieme al trattore sono arrivati anche dei giochi da esterno per l’asilo e non potete nemmeno immaginarvi la felicità negli occhi dei bambini quando li hanno visti.
Sono arrivate anche molte biciclette, sia per adulti che per bambini e le stiamo distribuendo alle persone più bisognose, che le usano per raggiungere più agevolmente i campi.
Tutti i nostri progetti sono pensati e collegati tra loro ed attuarli significa dare lavoro e quindi creare benessere, dare servizi alla popolazione e, soprattutto, rendere indipendente l’asilo.