Carissimi, incredibile ma vero, ha piovuto!!
Ha piovuto con un mese di anticipo rispetto alla norma ma temo si tratti solo di un rovescio occasionale e non di un vero e proprio inizio della stagione delle piogge.
Intanto cominciamo a godere di quel poco di frescura che ci viene donata,poi si vedrà.
La pioggia tanto desiderata però,non ci ha portato solo benefici,eh no,troppa grazia!, ma ha portato con se problemi e disagi.
Alcuni pali della luce sono già caduti e siamo senza corrente elettrica già da tre giorni e la gente del villaggio continua ad aspettare pazientemente di potere macinare il mais.
Devo ammettere che questa situazione assieme ad altri innumerevoli problemi mi sta logorando e scoraggiando,forse sarà perché sono stanca anche a causa del gran caldo,fatto sta che a volte mi sembra tutto così difficile!!
Poi però, mi basta arrivare al nostro asilo e trovare quella banda di scalmanati che mi saltano addosso e mi strapazzano,che non mi ricordo più dei problemi e divento monella più di loro.
A volte vedo le maestre che mi guardano imbarazzate quando lascio che i bambini me ne facciano di tutti i colori, secondo me pensano che mi manchi qualche rotella; e magari hanno anche ragione.
Comunque, poiché sto quasi per tornare in Italia, vorrei ancora una volta fare con voi il punto della situazione.
So benissimo che quest’anno ho mandato poche notizie,però non ho mancato di aggiornarvi sull’andamento dei nostri progetti.
La gestione dell’asilo “NURU” richiede un impegno economico non indifferente ma,grazie a Dio e alla vostra generosità, non abbiamo mai rimandato i bambini a casa senza mangiare.
Avremmo bisogno di costruire una mensa abbastanza grande per tutti ma per ora ci accontentiamo che una parte di loro mangino in classe sulle stuoie, tra l’altro per loro non è assolutamente un problema mangiare per terra,l’importante è mangiare.
Dire che il frantoio che abbiamo aperto lo scorso Luglio vada avanti benissimo,sarebbe una piccola bugia, il problema sono le macchine di pessima qualità che,di conseguenza,ne hanno sempre una.
In Tanzania non è possibile trovare prodotti di qualità,sarebbero troppo costosi e nessuno potrebbe permetterseli, ho girato tanto ma non è stato possibile trovare macchine provenienti dall’Europa e così abbiamo dovuto accontentarci.
Stesso discorso per il mulino anche se,a dire il vero, le macchine creano molto meno problemi di quelle del frantoio, e così, un colpetto di qua e una martellata di la, un po’ di ingegno e un po’ di filo di ferro, il lavoro va avanti.
Da qualche settimana sono iniziati i lavori di costruzione del porcile e del pollaio, tutto sta procedendo bene e, sicuramente prima della fine dell’anno in corso, daremo il via al nostro piccolo allevamento.
Il cibo per gli animali non ci manca poiché possiamo disporre degli scarti del mulino e del frantoio.
Ora non ci resta che sperare che il buon Dio ci mandi la pioggia e che il cuore grande di tutti voi, amici carissimi,ancora una volta si apra all’amore e alla solidarietà.
Forse sto diventando noiosa ma non posso stancarmi di chiedere il vostro aiuto perché possiamo coltivare il grande terreno in prossimità del nostro pozzo e,senza un trattore diventa un’impresa ardua e attualmente ad Hombolo,i trattori sono fuori uso.
E poi…. Sono tante le cose che mi piacerebbe potere fare, ci sono gli anziani senza casa, i malati di AIDS, i lebbrosi e i loro bambini….
Intanto abbiamo invitato i lebbrosi a mandare i loro piccoli al nostro asilo, chi più di loro ha diritto a un po’ di speranza? Sono certa che tutti voi, pur essendo lontani, ci siete vicini col cuore, noi vi ringraziamo e vi mandiamo un abbraccio grande,grande, ciao,
Maria Carla
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Novembre 2008
Ottobre 2008
Carissimi,come va?
Qui fa un gran caldo,gli alberi sono spogli,i campi assomigliano sempre di più a lande desolate e desertiche,il vento fa da padrone e solleva nuvole di sabbia che ci riempie gli occhi e la bocca e il sole,palla di fuoco rovente,ci martella senza pietà durante i nostri spostamenti in bici.
Gli animali al pascolo vagano alla ricerca di qualche improbabile ciuffo d’erba rimasta poi,stremati, riposano all’ombra di qualche grande baobab o di qualche acacia assetata almeno quanto loro.
La gente che nel periodo delle piogge usufruisce dell’acqua che si raccoglie nelle pozze,ora arriva ai pozzi anche da molto lontano con ogni mezzo, col carretto trainato dai buoi, col secchio sulla testa o,per chi ce l’ha,con la bicicletta.
Non è raro vedere i bambini insieme alle loro mamme anch’essi col loro secchiello sulla testa.
Quest’anno il raccolto è stato avaro e il cibo comincia a scarseggiare;e la pioggia è ancora lontana!
Poi,come se i disagi non bastassero, ci si mette anche la società che eroga l’energia elettrica creando problemi non indifferenti con la sospensione della corrente a loro piacimento.
Tutto il nostro impegno nel creare strutture che portino benessere alla popolazione,in questo modo va a farsi benedire e la gente,se vuole mangiare,è costretta ad aspettare fuori dal mulino che torni la corrente per macinare il mais.
E,credetemi,in questi giorni l’erogazione dell’energia elettrica viene sospesa dalle nove del mattino fino alla sera,per fortuna che i nostri ragazzi che lavorano al mulino non chiudono finchè no hanno servito tutte le persone in attesa.
Ho visto gente venire al frantoio anche da molto lontano e doversene tornare senza olio sempre per lo stesso problema eppure,non ho mai sentito una lamentela e non ho mai sentito inveire contro nessuno,per loro i disagi sono la normalità.
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Devo ammettere che le donne africane hanno una grande dote che io non ho e che,dubito,non riuscirò mai ad imparare, la pazienza!!
Certamente,però,non mi manca la voglia di continuare nonostante tutto infatti,proprio questa settimana,abbiamo dato inizio alla costruzione del porcile e del pollaio (ne avevo accennato nella precedente lettera), spero di vedere i lavori completati prima del mio rientro in Italia il prossimo Dicembre.
Anche noi,come tutti qui ad Hombolo,stiamo preparando il terreno per coltivarlo durante il periodo delle piogge ma temo che il nostro lavoro sia inutile,in tutto il villaggio non si trova un trattore in buone condizioni,come areremo?
Areremo con i buoi? Un trattore ci servirebbe davvero tanto e non solo per noi ma per tanta gente del villaggio.
Il mese di Dicembre,qui in Tanzania, finisce la scuola, molti bambini del nostro asilo, il prossimo Gennaio, andranno alle elemtari e altrettanti ne arriveranno da noi.
Spero che i bambini che ci lasciano abbiano recepito il nostro messaggio di speranza,noi abbiamo messo nei loro cuori un piccolo seme di solidarieta,di amore,di luce,mi auguro che metta radici profonde e porti buoni frutti per il loro futuro.
Voi non potrete sentirli durante la festicciola che faremo per la chiusura ma,tutti i bambini del nostro asilo NURU canteranno per voi e vi diranno grazie,grazie con tutto il cuore.
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Io li abbraccerò e li saluterò per tutti voi,poi,al mio ritorno in Italia,vi racconterò tutto della festa.
Non mi resta che mandare un abbraccio a tutti voi e un caro saluto,ciao,
Maria Carla