Archive for roby

Febbraio 2008

Carissimi amici,
a tutti voi un caro saluto da Hombolo.
Ebbene si,sono tornata a “casa” e ne sono felice.
Tornare fra la gente del villaggio e rivedere i nostri piccoli monelli che frequentano l’asilo,mi riempie di gioia e mi da una grande carica per continuare.
La situazione attuale,qui ad Hombolo non è delle migliori; le piogge sono arrivate con grande ritardo e le coltivazioni sono molto indietro anzi, il mais non è nemmeno stato seminato perché il tempo che manca alla fine della stagione delle piogge,non è sufficiente perché possa crescere.
Potete quindi capire che si prospettano tempi duri, a breve termine.
Capiterà mai che possa scrivere :” Ad Hombolo va tutto bene?”
Proprio oggi sono andata a salutare le missionarie della carità ( suore di Madre Teresa di Calcutta ) che,qui ad Hombolo,hanno una casa dove accolgono i bambini la cui madre muore di parto e gli anziani soli e ammalati ed ho trovato una lunga fila di persone in attesa fuori dal cancello.
Mi dicevano le suore, che sono costrette a sospendere gli aiuti ( distribuzione di cibo) perché il numero delle persone che arrivano anche da molto lontano è sempre più alto e la situazione è insostenibile.
Che Dio ci aiuti e non si ripeta la carestia del 2006!
Anche la gestione del nostro asilo “NURU” è diventata molto onerosa, il prezzo del mais è già passato da Tzh 15.000 per 100 Kg che ho pagato lo scorso Ottobre, agli attuali Tsh 38.000 che pagherò stamattina poiché sono venuta in città a farne scorta.
Questo complicherà forse un po’ le cose, magari dovremo aspettare a mettere in opera i nostri altri progetti ma, questo ve lo garantisco,non faremo mancare il cibo ai nostri piccoli ne ad altri che chiederanno aiuto.
Io speravo tanto di coltivare il grande terreno che abbiamo in prossimità del pozzo ma, la pioggia non ci ha aiutato e,ad Hombolo e nei villaggi circostanti, attualmente non c’è un trattore che funzioni. Come possiamo arare?
La gente di qui mi ripete spesso :” Maisha magumu!” ( “La vita è dura!)
Credetemi,non potete sapere quanto!
Eppure io non ho mai sentito lodare e ringraziare Dio quanto sento qui ad Hombolo.
Qui,dove nulla è dovuto o scontato,si ringrazia Dio per la pioggia che cade, per il sole che scalda, per un bimbo che nasce, per un giorno di lavoro,per avere mangiato almeno una volta al giorno, per la salute, per la vita…
Credo di avere molto da imparare. Io voglio ringraziare tutti voi che continuate a sostenerci con affetto e lo faccio con un grande abbraccio.
Spero di mandare presto altre notizie,ciao,
Maria Carla

Novembre 2007

Amici carissimi,
tra qualche giorno tornero’ in Italia per un breve periodo e,prima di lasciare la Tanzania,vorrei fare con voi il bilancio della mia permanenza in questa terra bellissima.
Al mio arrivo lo scorso Febbraio,la costruzione dell’asilo era a buon punto per cui,come gia’ sapete,il 2 Maggio,e’ stato inaugutato e aperto.
Vi ho gia’ raccontato che i bambini che lo frequentano ora sono 140 e,specilmente ora che siamo in emergenza acqua,vi confesso che non mancano i problemi e le difficolta’.
Stiamo costruendo una cisterna enorme per la raccolta dell’acqua piovana,speriamo che piova abbondantemente.
Qualche tempo fa sono andata a Dar es Salaam,la piu’ grande citta’ della Tanzania,per cercare i giochi didattici per i nostri piccoli.
Ho trovato un centro Montessori che li fabbrica e ne ho rifornito l’asilo.
Si tratta di puzzle molto semplici e coloratissimi che servono anche ad imparare l’lfabeto e i numeri.
I bambini che non avevano mai visto niente del genere,li hanno accolti con grande entusiasmo e si impegnano divertendosi.
Spero di poterne comprare presto ancora un po perche’ i bimbi sono veramente tanti.
L’altra opera che abbiamo portato a termine e’ il mulino per la macina del mais.
Credo di avervi gia’ raccontato che nelle zone rurali della Tanzania, il mais e’ praticamente il principale sostentamento della gente,la polenta qui si mangia tutti i giorni accompagnata da un’erba che cresce spontanea nei campi.
Rarissimamente la polenta viene mangiata con i fagioli e,praticamente mai,con la carne.
Chi poi ha un buon raccolto puo’ mangiare due volte al giorno ma,nella maggior parte dei casi,si mangia una volta sola.
Quindi capite bene che il mulino e’ un servizio indispensabile,per questo noi lo abbiamo costruito in una zona del villaggio che ne era sprovvista e vi assicuro che la gente ne e’ felicissima e non smettono mai di ringraziare.
Io ancora qualche sogno da realizzare qui ad Hombolo,sono sicura che,se continuerete tutti a “sognare” con me, riusciremo a fare ancora tanto.
“Pole pole”in lingua kiswahili significa “piano piano”,a piccoli passi continueremo con voi a dare una mano a questi nostri fratelli.
Vi mettero’ al corrente dei miei “sogni” e so gia’ che non mi lascerete da sola.
A tutti voi un grandissimo GRAZIE e un abbraccio,
Maria Carla