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Dicembre 2010

Carissimi,
eccomi di nuovo ad Hombolo dopo la breve pausa in Italia e poiché, come al solito, sono in grande ritardo nel mandare notizie, ora recupero raccontandovi come vanno le cose qui al villaggio.
Nella mia ultima lettera avevo promesso di mandare notizie più allegre e allora comincio subito col parlarvi della festicciola che abbiamo fatto all’asilo per la chiusura dell’anno scolastico e per salutare i bambini checi lasciano per iniziare il prossimo Gennaiola scuola primaria.

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I più piccoli hanno dato il via con i loro canti e balli che avevano preparato con le loro maestre, sono stati bravissimi e si sono meritati una dose doppia di baci, altrettanto bravi sono stati i mezzani i quali hanno eseguito canti buffi e simpaticissimi e ci hanno veramente deliziati.
I più grandi poi, hanno stupito e reso felici le mamme, i papà e le nonne presenti perché cantavano in inglese e, mentre le cuoche provvedevano a cucinare il “pilau” per la delizia del nostro palato,

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la festa procedeva con la distribuzione dei regali e del diploma che attesta la frequenza all’asilo “NURU”mentre i bambini aspettavano impazienti di avere la loro aranciata.
Infine, dopo avere pranzato, tutti a casa fino alla riapertura che sarà il prossimo 10 Gennaio.
Intanto la stagione delle piogge dovrebbe essere incominciata, finora ha piovuto solo due volte ma speriamo tutti che sia finalmente una buona annata, nel frattempo fa un gran caldo.
Fra pochi giorni sarà Natale, qui lo aspettiamo senza la frenesia delle corse ai regali e del menù da decidere, non abbiamo strade addobbate con le luci natalizie ne vetrine scintillanti, non ci sono supermercati traboccanti di ogni ben di Dio, è semplicemente un giorno come un altro per la stragrande maggioranza della gente di Hombolo solo che, almeno per i cattolici, si aspetta la nascita di Gesù bambino come da noi, alla Messa di mezzanotte.
Questa mattina però, Gesù bambino l,ho avuto tra le braccia, aveva la febbre alta ed era di una tristezza che mi ha spezzato il cuore.
Da tanto tempo non piangevo di fronte alla sofferenza ma quando mi ha appoggiato la testa sulla spalla e mi si è stretto al collo…. non riesco a smettere ancora adesso.
Che Natale sarà per questo piccolo la cui mamma è stata ammazzata di botte da suo marito due mesi fa? Chi potrà dargli il calore della mamma che, quando veniva da me a chiedere qualcosa per i suoi bambini, se lo portava sempre appresso legato sulla schiena e lui, felice, pretendeva ogni momento di succhiare a quel seno striminzito e vuoto.
Ho il cuore gonfio di angoscia e di rabbia, i nostri bambini avranno tanti regali e tanta gioia e questo piccolo tanto nulla e tanto dolore!!! Chi gli restituirà mai il sorriso?
C’è un canto africano che mi piace molto che dice :” Nibebe,nibebe, nibembeleze nibebe ee Yesu unibebe, nichukue unibebe,mikononi mwako niwe salama”.
Ve lo traduco :” Prendimi in braccio, prendimi in braccio, accarezzami e prendimi in braccio Gesù, prendimi e in braccio e, fra le tue braccia che io trovi sicurezza e pace”.
Sono riuscita a rattristarvi anche a Natale? Mi spiace, scusatemi.
Buon Natale a tutti voi e buon anno nuovo, a presto,
Maria Carla.

Giugno 2010

Carissimi amici,
forse qualcuno di voi si sarà chiesto come mai da un po’ di tempo non mando notizie da Hombolo, il motivo è semplice, non ho nulla da dirvi.
Veramente la realtà è un’altra, cose da raccontarvi ne avrei tante, solo che non c’è mai niente di allegro, mai niente di positivo, mai nulla di piacevole ma solo povertà, malattie, fame…
Sempre più spesso mi pongo una sola domanda alla quale non riesco a trovare risposta:” Perché?”
Perché c’è chi può scegliere cosa mangiare a pranzo e a cena, magari sprecando, e c’è invece chi è costretto a sentire piangere i bambini perché non c’è cibo?
Perché c’è chi vive in capanne piccole, prive di tutto, non c’è un letto, non c’è nulla, nemmeno le finestre e nemmeno lo spazio sufficiente per tutti?
Perché qui l’istruzione e la sanità non sono diritti fondamentali e perché si muore con una facilità assurda?
E mentre finalmente in Italia è esplosa l’estate e si fanno programmi per le vacanze, qui ad Hombolo si raccoglie quel poco di mais, quel miglio striminzito, quei girasoli piccoli piccoli che la natura si è degnata di concedere e così, almeno per qualche mese si mangerà e poi…..
E poi, come sempre, si aspetterà una stagione migliore, si aspetterà la pioggia, si aspetteranno gli aiuti dai paesi ricchi, si aspetterà che l’istruzione e la sanità migliorino, si aspetterà l’alba con la pancia vuota e si aspetterà di sapere se domani si mangerà e, se non si mangerà, pazienza, si aspetterà ancora e ancora….
E i bambini? Quale futuro per quei bambini ( tantissimi vi assicuro) che vengono lasciati ai nonni perché i genitori se ne vanno a cercare migliore fortuna o muoiono di aids, quali diritti per loro?
Ecco, lo sapevo che avrei finito per rattristarvi ancora, vi prego di scusarmi vi auguro un’estate meravigliosa e, mentre aspetto di potervi mandare notizie un po’ più allegre, vi saluto con un abbraccio, ciao,
Maria Carla