Carissimi,
eccomi di nuovo ad Hombolo dopo la breve pausa in Italia e poiché, come al solito, sono in grande ritardo nel mandare notizie, ora recupero raccontandovi come vanno le cose qui al villaggio.
Nella mia ultima lettera avevo promesso di mandare notizie più allegre e allora comincio subito col parlarvi della festicciola che abbiamo fatto all’asilo per la chiusura dell’anno scolastico e per salutare i bambini checi lasciano per iniziare il prossimo Gennaiola scuola primaria.
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I più piccoli hanno dato il via con i loro canti e balli che avevano preparato con le loro maestre, sono stati bravissimi e si sono meritati una dose doppia di baci, altrettanto bravi sono stati i mezzani i quali hanno eseguito canti buffi e simpaticissimi e ci hanno veramente deliziati.
I più grandi poi, hanno stupito e reso felici le mamme, i papà e le nonne presenti perché cantavano in inglese e, mentre le cuoche provvedevano a cucinare il “pilau” per la delizia del nostro palato,
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la festa procedeva con la distribuzione dei regali e del diploma che attesta la frequenza all’asilo “NURU”mentre i bambini aspettavano impazienti di avere la loro aranciata.
Infine, dopo avere pranzato, tutti a casa fino alla riapertura che sarà il prossimo 10 Gennaio.
Intanto la stagione delle piogge dovrebbe essere incominciata, finora ha piovuto solo due volte ma speriamo tutti che sia finalmente una buona annata, nel frattempo fa un gran caldo.
Fra pochi giorni sarà Natale, qui lo aspettiamo senza la frenesia delle corse ai regali e del menù da decidere, non abbiamo strade addobbate con le luci natalizie ne vetrine scintillanti, non ci sono supermercati traboccanti di ogni ben di Dio, è semplicemente un giorno come un altro per la stragrande maggioranza della gente di Hombolo solo che, almeno per i cattolici, si aspetta la nascita di Gesù bambino come da noi, alla Messa di mezzanotte.
Questa mattina però, Gesù bambino l,ho avuto tra le braccia, aveva la febbre alta ed era di una tristezza che mi ha spezzato il cuore.
Da tanto tempo non piangevo di fronte alla sofferenza ma quando mi ha appoggiato la testa sulla spalla e mi si è stretto al collo…. non riesco a smettere ancora adesso.
Che Natale sarà per questo piccolo la cui mamma è stata ammazzata di botte da suo marito due mesi fa? Chi potrà dargli il calore della mamma che, quando veniva da me a chiedere qualcosa per i suoi bambini, se lo portava sempre appresso legato sulla schiena e lui, felice, pretendeva ogni momento di succhiare a quel seno striminzito e vuoto.
Ho il cuore gonfio di angoscia e di rabbia, i nostri bambini avranno tanti regali e tanta gioia e questo piccolo tanto nulla e tanto dolore!!! Chi gli restituirà mai il sorriso?
C’è un canto africano che mi piace molto che dice :” Nibebe,nibebe, nibembeleze nibebe ee Yesu unibebe, nichukue unibebe,mikononi mwako niwe salama”.
Ve lo traduco :” Prendimi in braccio, prendimi in braccio, accarezzami e prendimi in braccio Gesù, prendimi e in braccio e, fra le tue braccia che io trovi sicurezza e pace”.
Sono riuscita a rattristarvi anche a Natale? Mi spiace, scusatemi.
Buon Natale a tutti voi e buon anno nuovo, a presto,
Maria Carla.