Ciao carissimi come state?
Io sto abbastanza bene a parte il caldo che riduce notevolmente le mie forze e la “giovinezza” che mi opprime, comunque, sorvoliamo e andiamo avanti….
Vorrei fare un po’ con voi il punto della situazione a costo di esser ripetitiva, ma cosa posso farci io se non ho mai belle novità da raccontarvi, a meno che non decida di dire le bugie… ma non è il caso, non è vero?
Siamo già nel mese di Aprile e la stagione delle piogge è giunta al termine ma, quali piogge? Quelle che, tanto per cambiare sono arrivate in ritardo, poi si sono fermate non permettendo ai semi di germogliare, poi sono tornate copiose quando armai le coltivazioni erano irrimediabilmente danneggiate e poi, nei momenti di scoraggiamento, ci fanno arrabbiare anche col Padreterno al quale si chiede quali peccati abbiamo commesso, qui ad Hombolo, per negarci anche la pioggia.
Bisogna anche dire però, che non tutto scarseggia, ci sono cose di cui c’è una grande abbondanza, la fame, le malattie, l’arretratezza e la povertà assoluta, sono ad ogni angolo.
Sono troppo sarcastica oggi? Pensate che esagero? Vi assicuro di no anzi, potessi entrare nei particolari!!
Riuscite anche solo ad immaginare vostro figlio che piange perché ha fame e non avete nulla da dargli? Sapete che qui i bambini più grandicelli si arrangiano con la fionda a cacciare gli uccellini per mangiare? Mi credete se vi dico che li ho visti con i miei occhi arrostire i topolini sulla brace?
E il gioco? I bambini di Hombolo hanno secondo voi il diritto di giocare come ogni bambino del mondo? Una palla è il più grande desiderio di ogni bambino del villaggio e vi assicuro che qui non ce l’ha nessuno. Noi cerchiamo di rimediare un poco fornendo qualche pallone alle scuole ma, due con ottocento studenti vi sembra che bastino?
Per le femminucce invece, nessun problema, non serve la bambola, non si gioca alla “mamma” ma si “fa” da mamma ai fratellini più piccoli, la “bambola vivente” si porta sulla schiena e via poi, se c’è bisogno, si va anche a prendere l’acqua con piccole taniche trasportate sulla testa e a cercare legna per cucinare la polenta e nessuno ti dice che sei brava o ti fa le coccole, sei solo una femmina!
Sono ancora sarcastica, vero? E’ che sono così “incazzata” se penso a quante uova di cioccolato riceveranno i nostri bambini italiani per Pasqua e nessuno si preoccupa di raccontare loro che tanti bambini del mondo, la cioccolata, non sanno nemmeno cosa sia!!!
Meno male che quando arrivo al nostro asilo ogni mattina e mi ritrovo a dovere prendere in braccio e sbaciucchiare quei “mascalzoni” che lo frequentano, dimentico il resto e mi do un gran daffare a coccolarli e, perché no, farmi coccolare anch’io.
E intanto aspettiamo che maturi quel poco miglio e di granoturco così che le famiglie possano tirare avanti qualche mese poi si vedrà, la gente di Hombolo ormai è abituata più che a “vivere” a “sopravvivere” e se i raccolto è scarso, pazienza, sarà migliore l’anno prossimo…..
Ecco, mi sono sfogata anche questa volta, cercherò di rimediare prossimamente, forse…
Un grande augurio a tutti per una Pasqua serena e un abbraccio,
Maria Carla