Hombolo 10 novembre 2020
Finalmente sono tornata a casa!
Se devo essere sincera non vedevo l’ora di scappare dal pericolo del covid e da questo incubo che, a causa sua, si sta vivendo in Italia. Ho vissuto un periodo piuttosto faticoso in Italia perché, avere limitato i contatti sociali, ma anche non essere andata nemmeno a salutare i parenti e gli amici, mi ha intristita parecchio. Non è una lamentela la mia per queste limitazioni, anzi, ho deciso per conto mio di evitare gli spostamenti e gli incontri non essenziali già prima del lockdown perché ritengo che sia l’unico modo per superare questa pandemia.
Comunque, essere tornata ad Hombolo ed avere potuto riabbracciare i bambini senza alcuna limitazione, non ha prezzo! Qui in Tanzania, infatti, pare che la pandemia ci abbia graziato, non si indossa più la mascherina e non ci sono limitazioni negli spostamenti. Speriamo che la situazione non cambi, sarebbe terribile se la pandemia arrivasse anche qui!
Dicevo quindi, della mia gioia per avere ritrovato i miei bambini i quali, appena mi hanno scorta da lontano, hanno iniziato a chiamarmi a gran voce guardando di sottecchi l’insegnante per capire se potevano osare ad interrompere la lezione per corrermi incontro. Io naturalmente li ho incoraggiati e, se la maestra in cuor suo non ha approvato, ma chi se importa! Diamine, ero in crisi di astinenza da abbracci!!
E così, da ieri, ho ripreso la mia vita di sempre, faticosa e piena di preoccupazioni ma “viva”, una vita che mi stanca fisicamente ma mi mantiene attiva ed efficace, una vita senza noia, senza il pericolo di non sapere cosa fare per arrivare a sera e, anche se a volte la stanchezza mi fa addormentare con la testa ciondoloni mentre scrivo al computer, è una vita che vale la pena di essere vissuta.
Maria Carla