Hombolo, 24 dicembre 2020
Carissimi,
Ad Hombolo tutto bene a parte il caldo infernale che mi toglie le forze…. Oppure sarà colpa dell’età? Che dite? Certo gli anni pesano molto ma, almeno per ora, riesco ancora a mandare avanti la baracca anche se con molta fatica.
Il Natale si avvicina ed ho già preparato l’albero insieme ad alcuni bambini che guardavano stupiti gli addobbi e le lucine colorate, però, allestire l’albero di Natale sotto il ventilatore, non c’è gusto, non c’è atmosfera. Mi manca la neve e, per vederla almeno un po’, vado a cercare le immagini su Facebook. Magra consolazione eh! Ho sentito che a causa della pandemia che ancora da voi imperversa, le festività saranno diverse dal solito, niente grandi tavolate coi parenti, niente ristorante, niente vacanze sulle piste da sci e, perfino Gesù Bambino deve nascere prima perché anche la Messa di mezzanotte sarà anticipata. Che tristezza!
Per la gente di Hombolo non è certo una novità festeggiare il Natale in modo semplice, niente pranzi luculliani, niente vacanze anzi, dovesse piovere bisogna approfittare e, zappa in mano, trascorrere la giornata nel campo. Coltivare significa cibo, cibo significa vita e non importa se bisogna zappare a Natale!
Forse questo strano Natale, sarà per voi un modo di sentirvi più vicino ai poveri di Hombolo e del mondo, un modo per ricordarvi che, nei paesi poveri, ci sono priorità che prevaricano il bisogno di grandi pranzi, di regali, di vacanze, un modo per ridare al Natale la sua giusta dimensione e il suo vero valore: la nascita di Gesù Bambino!
Buon Natale a tutti!
Maria Carla