Gita Scolastica

Hombolo, 8 Agosto 2018

Che bella giornata hanno trascorso i bambini della prima e seconda classe, lunedì scorso.
Di buon mattino siamo partiti con due pulmini carichi di bambini allegri e vocianti (90), per la nuova avventura che stavano per vivere.
Molti di loro non erano mai nemmeno usciti dal villaggio quindi, il pensiero di arrivare non solo in città ma addirittura all’aeroporto, li aveva resi oltremodo eccitati.
La scorsa settimana ho chiesto alle autorità aeroportuali, se potevamo far visitare ai bambini il piccolo aeroporto di Dodoma e, possibilmente, farli assistere ad un decollo e un atterraggio. Ci è stato concesso ed eccoci qui!
Tanto felici ma anche un po’ intimoriti, i bambini accompagnati dagli insegnanti, si sono avviati ordinatamente all’interno dell’aeroporto passando attraverso il metal detector e rimanendo sbalorditi quando qualcuno doveva tornare indietro e sfilarsi la cintura dei pantaloni.
Ed ecco, dopo pochi minuti, un piccolo aeroplano che atterra. Stupore e gioia pura!
Poi, con gruppi di trenta bambini, siamo entrati in un recinto dove ci sono gli strumenti indispensabili per la sicurezza del traffico aereo. Ci hanno mostrato lo strumento che rileva la pressione atmosferica, quello che rileva la direzione e la forza dei venti, quello della temperatura, lo strumento che misura la quantità della pioggia che scende, insomma, è stato davvero interessante e istruttivo.
E che dire della visita alla torre di controllo? Già arrivarci è stata un’avventura! I bambini non avevano mai visto una scala a chiocciola e, per loro, anche questa è stata un’esperienza. Inoltre, dominare la pista dall’alto, ascoltare il contatto radio dell’addetto alla torre col pilota di un elicottero e poi vederlo atterrare, beh che dire, semplicemente fantastico!
Io ho un sogno che i nostri bambini non hanno perché è fuori completamente dalle possibilità economiche della loro famiglia, portarli a vedere il mare e in un parco tanzaniano a vedere gli animali della savana.
Mi riesce difficile pensare che proprio loro che vivono in questa terra ricca di tali meraviglie della natura, molto probabilmente, non li vedranno mai.
Però, chissà!!! Non sono certo io quella che perde la speranza!
Maria Carla

 

 

Iniziano le vacanze di giugno

Hombolo 22 giugno 2018

Qui ad Hombolo due settimane fa sono iniziate le vacanze di metà anno.
Non finisce l’anno scolastico come in Italia ma è solo una pausa infatti, qui in Tanzania, la scuola comincia a gennaio e finisce ai primi di dicembre, naturalmente con intervalli a Pasqua due settimane, giugno 4 settimane, settembre 2 settimane e dicembre 4-5 settimane.
I bambini della nostra scuola Nelson Mandela, hanno finito gli esami l’ultima settimana di maggio e ora sono in trepidante attesa del giudizio ma, soprattutto, contenti per le vacanze.
E durante le vacanze di giugno mi aspetto, come sempre, di udire il suono dei tamburi perché è il periodo in cui viene praticato l’antico rito della circoncisione.
“Quando i genitori hanno un buon raccolto di miglio, viene praticata la circoncisione. Dovendo aspettare una buona annata non c’è un’età precisa per questo rituale e a volte i bambini devono aspettare anche oltre i 15 anni. Al momento giusto i figli maschi vengono portati nel luogo per la circoncisione nei mesi di maggio, giugno e luglio. Dopo il rito della circoncisione, che avviene nella boscaglia accompagnato da canti, suoni e balli, tra cui il tradizionale ng’oma, il cerimoniere conduce i giovani alla loro casa, in cui, però, non possono entrare. Prima dovranno infatti costruire un accampamento “cerimoniale” con i gambi di miglio chiamati ikumbi in cui staranno per i successivi due mesi, tempo in cui dovranno pensare autonomamente al loro sostentamento attraverso la caccia e la raccolta, senza vestiti e “coperti” solo da fango, fili d’erba cuciti tra di loro e maschere.
Una volta guariti, durante la notte, hanno il permesso di rientrare nelle loro case e di svegliare la madre per il rito del kulamusa, ossia il saluto e la riconciliazione con la famiglia: posseduti dagli spiriti della morte e della risurrezione festeggiano con canti e balli. Al ritorno dal campo cerimoniale i ragazzi si devono presentare più maturi, responsabili e intelligenti: coloro i quali non dimostrano di aver “acquisito lo spirito degli antenati” vengono scherniti da tutta la comunità e gli anziani della famiglia ricoperti di vergogna. Alla fine dei festeggiamenti, in cui vengono sacrificate mucche e capre e servito pombe (bevanda alcolica tipica) viene dato fuoco all’accampamento e ai costumi dei giovani circoncisi”.
E’ una tradizione molto sentita e molto importante fra questa tribù ed io la rispetto anche se, quando incontro i bambini circoncisi e ricoperti di fango a caccia di topolini per il loro sostentamento, mi si stringe il cuore!
Maria Carla

Fonte: Daniele Limonta (Profili di Comunità come strumento per l’analisi dei bisogni di un villaggio africano: una ricerca ad Hombolo Bwawani (Tanzania)

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