Caro Babbo Natale,
quest’anno ho deciso di non chiederti più nulla, tanto, non mi ascolti mai!!
Poi mi sono ricordata che, quando ero piccola, a casa mia si aspettava Gesù Bambino e la letterina con le richieste la si scriveva a lui, però non capivo perché la bambola che trovavo accanto al presepe, dopo l’Epifania spariva e me la ritrovavo a Natale dell’anno dopo. Che delusione quando ho scoperto che i doni li compravano la mamma e il papà e che i desideri non potevano essere esauditi!!
Però, adesso che sono “grande”, ci voglio riprovare, con Gesù Bambino, intendo!
Caro Gesù Bambino, ti scrivo da un villaggio (Hombolo) situato nel cuore della Tanzania, per farti qualche richiesta.
Vorrei, per favore, la pace, la serenità, la fede,l’entusiasmo, la gioia del cuore.
Sì, rivorrei queste cose perché, al loro posto, si è fatta strada la stanchezza, l’abitudine, l’insofferenza, la rabbia!
Sono stufa di vedere sempre, fame, malattie, disperazione!
Sono stufa di vedere ogni anno, i campi aridi e i raccolti persi perché non piove mai!
Qui, in questa stagione, si chiede solo la pioggia, ma cosa ti costa a farla cadere abbondante per potere coltivare e raccogliere per potere mangiare?
Mica ti chiediamo la luna! E datti da fare, una buona volta!
Siamo già in ritardo, si dovrebbe già avere seminato, invece…..
Invece sole a picco, vento e polvere e, che Natale sarà domani?
Un giorno come un altro!!!
Maria Carla