I lavori procedono !

Certo che i lavori proseguono,il magazzino è già finito e siamo già avanti anche con la costruzione delle aule, e….. sono proprio soddisfatta.
Lo so, è colpa mia che non mando notizie e foto aggiornate, però ragazzi, segui i lavori, segui l’asilo, segui il pozzo, il mulino, il frantoio, e vai a caricare e scaricare la legna per cucinare all’asilo perché bisogna fare la scorta prima delle piogge, e la contabilità e …….. Ma non ero in pensione?
Dai, scherzo!! Non mi pesa assolutamente il lavoro anzi, proprio perché sono una pensionata, sentirmi ancora utile mi da tanta soddisfazione.
Oggi poi, mi sono anche divertita con i bambini accorsi da tutte le parti quando hanno visto il pick up vicino alla capanna dove siamo andate, io e Maria, a caricare la legna, ho cominciato a fare il pagliaccio (mi viene bene) e loro ridevano come matti.
Non si capiva più di che colore fossero i vestiti che indossavano o quando avessero fatto il bagno l’ultima volta, ma com’erano belli!!
Maria Carla

Dove è finito il sorriso?

Che tristezza, piccola Edina!
Ti ricordavo sorridente quando venivi ad Hombolo con la mamma per farmi vedere se la terribile ustione che ti sei procurata l’anno scorso, fosse sufficientemente guarita per poterti sottoporre ad un intervento di chirurgia plastica a Dar es Salaam.
Ti ci avevo già portata lo scorso mese di Marzo ma, le cicatrici che deturpano il tuo corpicino non erano del tutto rimarginate. Il medico mi disse di riportarti a Settembre ma, da allora, non ti ho più rivista fino ad oggi e, mi hai spezzato il cuore!
Siamo venute a cercarti a casa tua in quel villaggio così lontano e, i vicini, mi hanno detto che eri con la mamma al villaggio della nonna per cercare una tua sorella più grande di cui non si hanno notizie da tempo.
Ti ho cercata e ti ho trovata ma, come sei cambiata, piccola Edina!
Non parli più, non sorridi più, i tuoi occhi sono colmi di una tristezza infinita.
Perché? Quanto devi ancora soffrire?
Non ti abbiamo abbandonata e, sulle spalle di Giovanni, abbiamo lasciato la capanna della nonna per portarti con noi poi, Domenica, ti porterò all’ospedale dove, spero, riusciranno a rimarginare almeno le ferite del corpo se non quelle dell’anima.
Ti aspetta una lunga degenza e ancora tanto dolore, ma tu devi metterci tutta la forza che hai, non è mai stata facile la vita per te e io, cosa posso fare per riaccendere il tuo sorriso, piccola Edina?
Maria Carla