Che brividi!! Ma no, non di freddo, sono brividi che ti attraversano il corpo quando ti trovi in situazioni che ti danno un’emozione profonda, e questo mi è successo, come ogni volta, anche Domenica scorsa in chiesa durante la Messa. Non riesco ancora a capire, dopo undici anni, come sia possibile che un popolo come quello di Hombolo provato dalla miseria e dalla fame, riesca a trasmettere una gioia esplosiva nei canti e nei balli che animano le celebrazioni liturgiche. La musica, i canti e i balli, sono così coinvolgenti che non puoi non partecipare e, quando le donne esplodono nel “kigelegele” (suono prodotto dal movimento velocissimo della lingua) ti trema il cuore e ti viene la pelle d’oca. Stavo pensando che le donne di Hombolo hanno davvero una vita grama ma non si lamentano mai, accettano la sofferenza come se fosse “normale” mentre sanno invece gioire per un buon raccolto che garantisca la polenta tutti i giorni, per un secchio d’acqua pulita, per la pioggia, per il sole, per un sorriso e una parola che scambi con loro quando le incontri….semplicemente!
Maria Carla