Sono proprio scoraggiata e triste!
Sono qui, seduta davanti alla scuola e guardo il vuoto davanti a me.
Sì, il vuoto! Tutto è fermo, nessuno voce che incita gli operai, nessuna carriola che passa colma di sabbia, niente canti, niente risa, niente……
Tutto è fermo! Abbiamo terminato l’edificio con le sette aule e speravamo di costruire i bagni per potere aprire la scuola il prossimo gennaio.
La cucina e la mensa non sono un problema, una tettoia improvvisata per il primo anno potava anche andare bene, ma i bagni no, quelli sono indispensabili.
Ma i fondi? I soldi che abbiamo non bastano nemmeno per fare le fondamenta, è vero che questo progetto è sostenuto dalla CEI che, grazie al popolo italiano il quale devolve l’otto per mille alla Chiesa Cattolica, sponsorizza progetti di alfabetizzazione nei paesi poveri, ma è anche vero che, per quanto riguarda le costruzioni, aiuta solo in parte. E allora?
Allora ci siamo trovati davanti ad una scelta, costruiamo i bagni o continuiamo a dare da mangiare ai quasi 200 bambini che frequentano l’asilo?
Continuiamo a fornire loro tutto il materiale didattico? E delle sette maestre che abbiamo, cosa facciamo, ne licenziamo qualcuna così da risparmiare qualche stipendio?
Eh no! Non potrei mai mandare a casa i bambini senza cibo, figuriamoci!
Sapeste per quanti di loro, quello che ricevono all’asilo, è l’unico pasto quotidiano!
E non potrei mai, dopo avere dato una svolta di qualità al metodo di insegnamento, rinunciare a qualche insegnante!
E meno male che è arrivato il sostegno di Nicola, Marco e Loris che hanno fatto il “Cammino di Santiago” per i nostri bambini, grazie ragazzi!
Chissà se qualche altra persona dal cuore sensibile e altruista ci potrà aiutare anche per terminare la scuola.
Mi piace pensare che, in questa estate italiana così torrida, tante persone possano rinunciare anche solo ad un gelato per donare ai bambini di Hombolo!
Buona estate a tutti,
Maria Carla
19
Lug 2015
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